Il programma del Teatro Quirino 2024/25

Ricco e variegato il nuovo programma della prossima stagione teatrale del Teatro Quirino-Vittorio Gassman di Roma.

di Patrizia Cantatore

Presentato alla stampa e al pubblico il programma per la nuova stagione, che quest’anno vanta diverse novità, accanto a rappresentazioni classiche, molti i progetti inediti e contemporanei. Al via la campagna abbonamenti.

L’Anfitrione di Plauto inaugurerà la stagione  dal 8/10 al 20/10, con e per la regia di Emilio Solfrizzi, una commedia mitologica che fa divertire senza l’assillo delle riflessioni, è la storia di un soldato Anfitrione e del suo servo Sosia (Solfrizzi) che tornano a casa dopo la campagna militare. Tra equivoci, inganni e situazioni buffe ed esilaranti in cui vengono coinvolti i personaggi e la presenza di Giove affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena non ci sarà di che annoiarsi.

Inedito lo spettacolo tratto dal romanzo di Orwell 1984 dal 22/10 al 03/11 nella trasposizione di due inglesi: Robert Icke e Duncan Macmilian, con Nanni Bruschetta, Violante Placido e Woody Neri, 1 ora e 41′  minuti di spettacolo (coincidente con lo stesso numero della camera delle torture di Orwell) con grande impatto emotivo grazie a 12 videocamere in scena. La storia è quella del mondo diviso in tre superstati in guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania governa il Grande Fratello che tutto vede e sa, con le telecamere che spiano le case, la Polizia Mentale che interviene ad ogni sospetto. Non esiste una legge scritta, niente è proibito, tutto è permesso, tranne pensare, tranne amare o divertirsi.

Alessandro Preziosi torna al Quirino dal 05/11 al 17/11 con un interessante esperimento tra arte e teatro per lo spettacolo Aspettando Re Lear, dopo i successi a Napoli Teatro Festival e Teatro Romano di Verona esordisce a Roma, in un adattamento in chiave contemporanea che metterà in luce soprattutto le vicende dei personaggi positivi della trama, sottolineando il rapporto tra padri e figli, in scena alcune opere di Michelangelo Pistoletto mentre le musiche sono di Giacomo Vezzani.

Dopo aver portato per tre stagioni, in giro per l’Italia, un grande classico di Agatha Christie: Trappola per topi con ampio consenso di pubblico,  la Pirandelliana con Ettore Bassi, Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzione saranno in scena dal 19/11 al 01/12 nell’adattamento e traduzione di Edoardo Erba, per la regia di Giorgio Gallione nell’opera teatrale più iconica della giallista più prolifica e rappresentata.

Dal 03/12 al 08/12 sarà in scena Simone Cristicchi con lo spettacolo FRANCISCUS. Il Folle che parlava agli uccelli, per riscoprire l’aspetto rivoluzionario, estremista, d’innamorato della vita; il folle che parlava agli uccelli come al lupo, il mistico, il filosofo del Laudato, tra riflessioni, domande, canzoni inedite che portano la firma dello stesso Cristicchi e della cantautrice Amara. Uno spettacolo ad alta intensità emotiva  che fa risuonare domande profonde che cercano risposta.

Dal 10/12 al 15/12 Cristiana Capotondi sarà una madre, protagonista del monologo di Marco Bonini ne La vittoria è la balia dei vinti, affrontando il racconto del bombardamento di Firenze del ’43, tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, un racconto alla figlia piccola che ha il sapore di un’evocazione che ha ancora qualcosa da insegnare, perché  “sotto le bombe non ci sono né vincitori né vinti.”

Ugo Dighero, apprezzato protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta con un grande classico, l’Avaro di Molière dal 17/12 al 22/12 rivedendo i significati più profondi del testo. Perché Arpagone con la sua avarizia rappresenta una visione conservativa di riciclo, il desiderio ossessivo di mantenere il proprio patrimonio diventa un gesto sovversivo contro la tirannia del consumo di tutti gli altri, che invece rappresentano una visione consumistica come quella del capitalismo contemporaneo che in nome della circolazione del denaro insegue una illusoria crescita economica.

Dal 25/12 al 06/01 un classico del balletto Lo schiaccianoci con la regia e la coreografia di Luciano Cannito e il corpo di ballo del Roma City Ballet Company con artisti ospiti internazionali come Iana Salenko, Dinu Tamazlacaru, Ksenia Ovsianick ed Evelina Godunova che si alternano come étoiles.

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia saranno insieme nell’opera comica del prolifico Neil Simon La Strana Coppia dal 07/01 al 12/01 per la regia dello stesso Guidi. La storia di due amici, Felix ed Oscar, che vanno a vivere insieme dopo un divorzio alle spalle, in un appartamento in un grattacielo sulla Riverside Drive a New York.  La difficoltà del vivere quotidiano, caratterizzato tra il continuo incontro-scontro, che non è solo tra uomini e donne,  ma di chiunque voglia condividere il quotidiano, tra gag esilaranti e battute sarcastiche.

Dal 14/01 al 19/01 torna Filippo Dini, apprezzato interprete già nella scorsa stagione, stavolta con un’opera di Jean Cocteau I Parenti Terribili , nella traduzione di Monica Capuani con Milvia Marigliano e Mariangela Granelli per la regia dello stesso Dini. Prosegue l’indagine dell’attore nell’inferno familiare che aveva già indagato in Casa di Bambola e più recentemente in Agosto a Osage County. La storia è quella di una famiglia davvero terribile che vive reclusa in sé stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente da sua madre Yvonne che, all’annuncio di questo di essere innamorato di Madeleine e di volerla sposare, entra in profonda crisi e disperazione.

Sergio Rubini sarà in scena e firma la regia de Il caso Jekyll dal 21/01 al 02/02 con Daniele Russo,tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del Dr Jekyll e di Mr. Hyde” nella trasposizione teatrale viene affrontata in una chiave più da psicologica dell’inconscio la problematica della personalità. La trasformazione tra Jekyll e Hyde non ha bisogno di una pozione, è semplicemente l’altra faccia ombrosa della personalità del dottore, le tentazioni e i pericoli che scaturiscono dalla sua ombra.

Dall’11 al 16 febbraio un classico Shakespeariano Antonio e Cleopatra con Anna Della Rosa e Valter Malosti per la regia dello stesso Malosti, due amanti, protagonisti straripanti, tragici, comici, grotteschi e allo stesso tempo erotici, attraverso i quali il Bardo riesce a fondere contenuti politici, mistici e filosofici in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta la sua opera, nel cui fondo sembra aleggiare l’ombra del grande filosofo Giordano Bruno.

Dal 18/02 al 02/03 la commedia Gente di facili costumicon Flavio Insinna a raccogliere l’eredità di Nino Manfredi che nel lontano 1988 la scrisse insieme a Nino Marino. Accanto a lui la talentuosa Giulia Fiume per la regia di Luca Manfredi. Protagonista è Anna -nome d’arte Principessa- una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare una “giostraia” e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, intellettuale che vivacchia scrivendo per la Tv e il cinema sognando di fare film d’arte. Questi due personaggi si troveranno a convivere sotto lo stesso tetto, colpa di un allagamento dell’appartamento di Ugo per colpa della Principessa. Tra Anna e Ugo nonostante i disastri, i malintesi, lo scontro di personalità e di sogni irrealizzabili, scopriamo le ilarità e malinconie in sintonia dell’autore Nino Manfredi.

Seguono dal 04/03 al 09/03 uno spettacolo di monologhi e canzoni con Veronica Pivetti, L’inferiorità mentale della donna un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole,spettacolo di Giovanna Gra liberamente ispirato al trattato dei primi del Novecento di Paul Julius Moebius “L’inferiorità mentale della donna”. Veronica Pivetti, come una moderna Mary Shelley, ci racconta come le donne siano state considerate per secoli inferiori anche grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, trasformandone l’immagine di un orrifico Frankenstein: la Donna.

Tratto dal celebre racconto di William Rose e ispirato al film Lady Killers di Mackendrick, La signora omicidi dal 11/03 al 16/03 nell’adattamento di Mario Scaletta vede protagonisti Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini attori di lungo corso cheaffrontano questa commedia ricca di humor e divertenti intrighi, ambientata nella Londra degli anni Cinquanta dove dall’incontro fra l’arzilla e svanita affittacamere Louise Wilberforce (P.Quattrini) e il misterioso Professor Marcus (G.Pambieri), presunto musicista, si sprecheranno situazioni ambigue ed equivoci esilaranti,  fino alla scoperta da parte di lei che il professore non è che un pericoloso capobanda di un gruppo di malviventi.

Dal 18/03 al 23/03 un classico di Goldoni Sior Todero Brontolon per la regia di Paolo Valerio con Franco Branciaroli. Dopo l’originale e dissacrante interpretazione di Shylock nel “Mercante di Venezia”, Valerio e Branciaroli tenteranno di stupire il pubblico con la rilettura di un classico del teatro italiano.  Anche oggi, infatti, non è raro incontrare un “brontolon” come il Todero di Goldoni, personaggio odioso e negativo  che pure ebbe tanto successo di pubblico.

Giampiero Ingrassia e Marianella Bargilli  dal 25 al 30 marzo saranno i protagonisti della prima Produzione del Teatro Quirino in Ti ho sposato per allegria, dal testo di Natalia Ginzburg per la regia di Emilio Russo, direttore artistico del Teatro Menotti di Milano. La prima delle undici commedie della Ginzburg affronta come quasi tutta la sua produzione i temi eterni dell’amore, le relazioni, le madri, la morte, la diseguaglianza sociale. Stuzzicante, gustosa e stratificata commedia come la parmigiana di melanzane che è l’unico menu previsto da Giuliana che ha appena sposato Pietro.  I personaggi non sono empatici l’uno verso l’altro, tutto sembra reggersi negli obblighi mal sopportati dei vincoli familiari e borghesi, ma ce la faranno Giuliana e Pietro a far reggere il matrimonio sull’allegria? Paradossalmente i personaggi sono di una sincerità brutale tanto da fargli ripetere sin dall’inizio la domanda: “perché ci siamo sposati?”. Una commedia che non vuole essere né buonista né consolatoria, i suoi personaggi sono persone che hanno vissuto un’epoca attraversata da grandi cambiamenti e che poi sfocerà in rivolta, nelle conquiste sociali, nello scontro politico e di genere.

Dall’1 al 13 aprile una coproduzione tra Teatro Quirino, Centro Teatrale Bresciano e Compagnia di Moliere per uno spettacolo di Moni Ovadia e Giulio Corso nel capolavoro di Herman Melville MOBY DICK, adattamento di Micaela Miano e la regia di Guglielmo Ferro. La storia è quella dell’ossessione epica tra Achab uomo empio che disconosce Dio per compiere la sua vendetta e Moby Dick, la balena che rappresenta l’ignoto imperscrutabile, l’attrazione fatale per l’inconoscibile, condanna e maledizione per gli uomini. Il Pequod, vascello stregato, porta la ciurma verso la perdizione, il doblone d’oro sull’albero maestro rappresenta il patto di sangue dei marinai, la chiamata mefistofelica verso gli abissi della non-conoscenza.

Luca Bizzarri e Francesco Montanari sono i protagonisti de Il Medico dei Maiali dal 22 al 27 aprile testo e regia di Davide Sacco. La storia è quella di un veterinario che si trova davanti alla morte del re d’Inghilterra che è l’occasione per smantellare un sistema dittatoriale. Un testo contemporaneo che mette in luce come il potere distrugge e ricrea se stesso, divorando anche coloro che seppur guidati da buoni principi di equità e libertà, non possono competere con l’aura dorata del potere dei Principi.

L’ultimo progetto del programma è Crisi di nervi dal 29 aprile all’11 maggio, tre atti unici di Anton Cĕchov per la regia del grande regista tedesco Peter Stein che, dopo Il Compleanno di Harold Pinter della passata stagione, affronta il con un gruppo di attori e collaboratori L’Orso, I danni del tabacco, Domanda di matrimonio con Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Fernando Maraghini, Alessandro Sampaoli, Emilia Scatigno e Carlo Bellamio che si alterneranno nelle pièces che lo stesso autore definiva “scherzi scenici” ispirati alla commedia francese e al genere vaudeville furono un successo assicurato e sono ancora ispirazione e studio per attori e scrittori teatrali.

La scuola di d’arte drammatica Officine Quirino

Il Teatro Quirino ha aperto già dall’anno passato, i suoi spazi alla formazione con la nascita di Officine Quirino, scuola d’arte drammatica per aspiranti attori e registi, diretta da Guglielmo Ferro e Micaela Miano. Tra i docenti Sergio Basile (docente di tecniche recitative e storia del teatro); Giuditta Cambieri (docente di recitazione); Ludovica Di Donato (docente di recitazione); Elena Fanucci (docente di Dizione, Lettura espressiva e Teatro di narrazione); Guglielmo Ferro (docente di regia); Melania Giglio (docente di tecnica della voce); Nicoletta Robello (docente di regia); Doris Von Thury (docente di recitazione con metodo Chubbuck).

E’ possibile visionare e scaricare il bando per il nuovo anno accademico 2024/25 da : officine@teatroquirino.it e inoltrare la domanda di ammissione per partecipare alla prima sessione di audizioni che si terrà dal 10 giugno al 10 luglio 2024. Le audizioni sono a perte a tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni.