di Roberto Benatti

Nel mondo dell’arte contemporanea, ci sono artisti che riescono a superare i confini dell’immaginazione e a creare opere che sfidano la percezione umana. Un nome che spicca in questa categoria è Cristino de Vera, un artista spagnolo la cui opera ha affascinato critici e appassionati d’arte di tutto il mondo. Attraverso la sua straordinaria creatività e il suo uso innovativo dei materiali, de Vera ha gettato le basi per un nuovo modo di concepire l’arte.

Cristino de Vera è nato nel 1931 a Santa Cruz de Tenerife, nelle Isole Canarie, Spagna. Fin da giovane ha dimostrato un talento eccezionale nell’arte, ma è stato solo negli anni ’60 che ha iniziato a esplorare nuove possibilità artistiche. La sua opera si distingue per l’uso audace dei materiali e per la fusione di diverse discipline artistiche, come la pittura, la scultura e l’installazione.

Una delle caratteristiche distintive dell’arte di Cristino de Vera è l’uso dell’assenza e dello spazio negativo come elementi artistici. Le sue opere creano un senso di equilibrio tra la presenza e l’assenza, invitando lo spettatore a riflettere sulla relazione tra la forma e il vuoto. Utilizzando materiali come il vetro, il metallo e il legno, de Vera crea opere che sembrano sospese nel tempo e nello spazio, sfidando la percezione tradizionale delle dimensioni e della prospettiva.

Cristino de Vera è noto anche per la sua capacità di fondere l’arte con l’architettura. Le sue opere spesso si integrano con gli spazi architettonici, trasformando gli ambienti in esperienze immersive. Attraverso l’uso sapiente della luce e dei materiali trasparenti, de Vera crea installazioni che si mescolano con l’ambiente circostante, creando un dialogo tra l’opera d’arte e lo spazio architettonico.

L’arte di Cristino de Vera ha ricevuto ampio riconoscimento a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie d’arte in tutto il mondo, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía a Madrid e il Museum of Modern Art di New York. Critici d’arte e collezionisti hanno elogiato la sua capacità di trasformare la materia in poesia visiva e di coinvolgere lo spettatore in un’esperienza sensoriale unica.

Nonostante la sua morte nel 2018, l’eredità di Cristino de Vera continua a influenzare e ispirare le nuove generazioni di artisti. Le sue opere rimangono testimonianza di una mente creativa straordinaria e di un approccio innovativo all’arte. La sua capacità di superare i limiti dell’immagine e di creare opere che comunicano al di là delle parole è ciò che rende l’arte di Cristino de Vera unica e senza tempo.

Grazie alla collaborazione dell’Istituto Cervantes di Roma, del Governo delle Isole Canarie, della Fondazione Caja Canariase della Fondazione Cristino de Vera nata nel 2009 nella meravigliosa città di La Laguna e dedicata alla diffusione della sua opera, viene proposta per la prima volta in Italia una mostra personale dal titolo “Cristino de Vera. Eremita della pittura” a cura di Juan Manuel Bonet, già Direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, uno dei musei di arte moderna più importanti del mondo.

Ospitata nella Sala Dalì, bellissima sala espositiva che la Spagna ha nella storica Piazza Navona, l’esposizione presenta una trentina di opere tra oli su tela e disegni provenienti dalle rispettive collezioni della Fondazione Caja Canarias e della Fondazione Cristino de Vera, nonché da quella del Governo delle Isole Canarie. Un’occasione veramente unica per ammirare l’opera di questo “pittore solitario e amico della contemplazione, della meditazione e del silenzio”(J.M. Bonet) nelle cui nature morte, paesaggi, ritratti, riecheggiano rimandi a Morandi e a Zurbarán.

Istituto Cervantes di Roma Sala Dalí Piazza Navona 91

https://roma.cervantes.es/it/default.shtm