PERSONALE DI VITTORIO MARELLA

 A CURA DI GIOVANNA ZABOTTI

Una sorta di migrazione silenziosa

Un viaggio che termina in posti in cui si cerca un contatto con la natura e, 

in ultima analisi, con la propria interiorità

Il 2024 sarà per Palazzo Merulana un anno ricchissimo di proposte culturali, con cui di volta in volta il pubblico sarà invitato ad avere uno sguardo nuovo non solo sulla realtà che lo circonda ma anche sui messaggi e le impressioni che lo raggiungono attraverso l’arte.  


Ne è la dimostrazione la prima mostra che il museo di via Merulana, gestito e valorizzato da CoopCulture in sinergia con la Fondazione Elena e Claudio Cerasi, ospiterà dal 26 gennaio al 3 marzo. Si intitola NUOTATORI D’INVERNO ed è la personale di Vittorio Marella, ventiseienne artista veneziano, autentica promessa nel panorama artistico nazionale. 

Marella compie sulla tela, con un talento straordinario, il suo personalissimo viaggio alla scoperta di un altro punto di vista. Lo fa partendo dai disegni, protagonisti anch’essi del percorso espositivo. Non solo bozzetti preparatori ma vere e proprie annotazioni del mondo, dai tratti precisi e allo stesso tempo pieni di vita. Un mondo che l’artista non si stanca di osservare, studiandolo nei minimi particolari quasi a volerlo non solo rappresentare ma addirittura concretamente cambiare con il proprio contributo, convinto che tutti “possiamo e dobbiamo fare di più”. 

Quando poi il suo sguardo passa dai disegni alle tele, alcune di grandissime dimensioni, ecco la sua capacità di creare atmosfere alla Hopper, di usare sapientemente colori, luci e ombre percorrendo una strada che ricollega i suoi quadri ai dipinti dei grandi maestri veneziani di cui è concittadino ed erede,  come  Tintoretto e  Tiepolo, ma senza mai restare ancorato al passato.  I 7 quadri ad olio esposticatturano attimi della vita quotidiana, rappresentati in un gioco di prospettive che uniscono la percezione bidimensionale a quella tridimensionale. 

Altra sua fonte di ispirazione per alcuni aspetti sono le opere del realismo magico, in particolare i quadri di Antonio Donghi, artista presente a Palazzo Merulana nella Collezione Elena e Claudio Cerasi. Un’ispirazione che consiste più in legame affettivo (“Il giocoliere di Donghi è il quadro preferito di mio padre” afferma l’artista) che in un punto di partenza dello studio di Marella, i cui dipinti sono sospesi tra realtà e sogno alla ricerca di “quella consapevolezza del mondo e della natura che oggi manca in ognuno di noi”, come egli stesso sostiene. Costante, poi, è la ricerca del contatto con la natura, che è stata oggetto dei suoi studi di astrofisica per un periodo della sua vita, fino a quando ha capito che sarebbe stata invece l’arte la via più diretta per conoscerla. Non è un caso che in molti dei suoi lavori sia presente il mare. 

<<Da questa profonda ossessione per la natura nasce la mia necessità di dipingere, e Venezia essendo la mia città, non può che emergere, se pur indirettamente, dai miei quadri>> afferma l’artista.

<<Vittorio racconta il mare, l’orizzonte infinito, il sogno, il mito, la culla del pensiero e della vita – sottolinea la curatrice Giovanna Zabotti – Persone assorte di spalle, una nessuna centomila, quasi senza volto ma, al contempo, dalle mille caratterizzazioni, alla ricerca di qualcosa che sfugge, al limite tra sogno e realtà. Al centro di tutto c’è la natura, con i suoi mille dettagli, valorizzati dalle ombre che creano un mondo di luce e questa luce attira l’attenzione sulla natura stessa, che sembra parte dell’essere di ognuno di noi, anche se i più la vivono come altro, scollegandosi da ogni ripercussione. Le rappresentazioni ci aiutano a fermarci, a respirare, a rallentare, a porre l’attenzione e a riflettere su ciò che conta veramente. Il titolo “Nuotatori d’Inverno” riprende una pratica tipica dei luoghi d’origine di Vittorio di sfidare il mare durante la stagione invernale: la comunione degli elementi, il silenzio della mente, la riconciliazione con la natura e tra una bracciata e l’altra, vivere l’esperienza di essere in pace con il tutto che ci circonda. Il mare d’inverno è una sfida, è un richiamo che non tutti sanno cogliere o sono in grado di affrontare. C’è chi vi si immerge, chi osserva e chi, semplicemente, lo guarda da lontano.  Nei dipinti è costante questa ricerca, questo moto quasi perpetuo verso il mare, verso l’acqua, a volersi ricongiungere con la natura, una sorta di comunione che possa essere rivelatrice di ciò che più intimamente ognuno di noi cerca. È tornare ad osservare ciò che ci circonda, in ogni suo dettaglio, è la ricerca disperata di qualcosa oltre l’orizzonte. 

Abbiamo deciso, come Associazione Cultura 360, di sostenere Vittorio proprio per questo: per il suo essere straordinariamente fuori dall’ordinario. Con una poetica della luce e del colore non così comune in questi anni e poi perché abbiamo trovato dirompente il suo bisogno di volersi esprimere attraverso le sue tele. La sua arte riesce a toccare nel profondo arrivando a parlare a tutti anche i più giovani.

Abbiamo bisogno di cercare, fuori e dentro di noi. Un viaggio quindi che desideriamo condividere>>

In questa sua prima mostra a Roma Vittorio Marella si confronterà con una città che lo attrae per la grandezza della sua Storia e che, nelle magnifiche testimonianze archeologiche e artistiche, esprime l’invito a non aver paura di osare, a superare i propri limiti.  Un’aspirazione che Vittorio Marella ha profondamente voglia di fare sua.

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L’artista

Nato a Venezia nel 1997, Vittorio Marella è un giovane pittore che vive e lavora al Lido di Venezia. Dopo aver studiato per più di tre anni Astronomia a Padova, Marella decide di allontanarsi dalla scienza per dedicarsi maggiormente alla pittura, da lui percepita come un bisogno primario. Nel 2020, a seguito di questa decisione il pittore studierà per un anno Storia e Archeologia a Ca’ Foscari dove, rimanendo insoddisfatto, prenderà la decisione di concentrarsi completamente sulla sua produzione artistica. Vittorio da allora ha esposto in varie gallerie in Italia partendo dalla Blu Gallery di Bologna, poi Lineadacqua a Venezia, Doris Ghetta a Ortisei, in numerose collettive dentro e fuori dal paese, tra queste il Museo Eremitani di Padova o il Rjiksmuseum di Amsterdam. Ha partecipato a varie fiere come Booming Art Fair, Art Austria, Art Salon Zurich, Art Verona. 

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Modalità di visita

La mostra è aperta al pubblico dal 27 gennaio al 3 marzo 2024.

La mostra è inclusa nel biglietto di ingresso di Palazzo Merulana, che comprende la visita alla Collezione Cerasi. E’ aperta al pubblico dal mercoledì alla  domenica, ore 12- 20, ultimo ingresso ore 19.  

Biglietti: Intero € 12,00, Ridotto € 10,00 (Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth card).
Ridotto per le Scuole € 4,00. Gratuito (bambini e ragazzi under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, possessori Pass Palazzo Merulana e Pass Palazzo Merulana Young, membri ICOM, guide turistiche con patentino)