15 novembre – 7 dicembre 2023

Biblioteca Casa della Memoria e della Storia

Manifesti culturali del femminismo in Italia

La mostra Cultura Manifesta apre a Roma il 15 novembre 2023 presso la Casa della Memoria della Storia. È curata da Archivia – nelle celebrazioni del cui ventennale si inserisce – ed è promossa da Biblioteche di Roma, FIAP e IRSIFAR, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.

L’importanza del femminismo in Italia risiede nella lotta per l’uguaglianza di genere e nella sfida agli stereotipi di genere radicati nella società. Le donne italiane hanno cercato e continuano a cercare diritti paritari in ambito lavorativo, politico e sociale. Il femminismo ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni legate alla discriminazione di genere, alla violenza contro le donne e alla necessità di un cambiamento culturale per garantire un trattamento equo e rispettoso per tutti i generi. Inoltre, il movimento femminista in Italia ha svolto un ruolo chiave nel promuovere la consapevolezza delle sfide specifiche affrontate dalle donne italiane e nel ispirare cambiamenti legislativi e sociali per migliorare la loro condizione.

34 manifesti storici che documentano l’esperienza culturale del movimento femminista in Italia, selezionati dal vasto patrimonio di Archivia, la biblioteca/archivio specializzata in storia e cultura delle donne.

Durante la giornata inaugurale di mercoledì 15 novembre alle ore 17.30 saranno presenti Miguel Gotor, Assessore alla cultura di Roma Capitale, Loretta Bondì, Presidente di Archivia, intervengono la senatrice Cecilia D’EliaGiovanna Olivieri di Archivia, Annabella Gioia, Irsifar.

Coordina l’incontro Bianca Cimiotta Lami, FIAP.

Archivia è un centro di eccellenza che raccoglie e promuove la produzione politica, culturale e storica del movimento femminista e delle donne in Italia a partire dagli anni ’70, declinata in ogni sua espressione. Custodisce 30 mila volumi, 43 fondi archivistici, 35 mila fotografie, 900 manifesti e una vasta selezione di materiale audio-visuale.

La selezione dei manifesti da esporre è stato un lavoro complesso che le curatrici hanno effettuato seguendo i criteri di rarità, rappresentanza, valore simbolico e significatività, resa di immagine.

Il risultato è una mostra che ben documenta i saperi delle donne nel loro affermarsi e divenire.  Gli esemplari in mostra sono sovente pezzi unici di un’arte in via d’estinzione – da salvaguardare e valorizzare – che veicolano la presa di parola delle donne anche attraverso la produzione culturale: dal cinema al teatro, al giornalismo e alla pubblicistica, dalle arti applicate agli insegnamenti e formazione anche accademici. I manifesti, cartelli e poster esemplificano il fervore e l’innovazione di questa vastissima produzione aprendo squarci sul lavoro di creazione e divulgazione del movimento delle donne. Rappresentano, quindi, non solo un supporto informativo all’azione culturale e politica, ma anche elementi in grado di comunicare con immediatezza visioni e suggestioni.

È dal desiderio di dare un senso nuovo all’esistenza delle donne, con la conseguente, inevitabile, messa in discussione della loro presenza e rappresentazione nella storia e nella cultura, che sono nate nuove forme espressive, nuovi linguaggi e spazi in cui farle vivere. Attraverso la mostra CULTURA MANIFESTA si vuole far conoscere, o riconoscere, la bellezza, il fervore, la creatività, la multiformità del protagonismo, ma anche l’irridente autonomia dei gruppi femministi che hanno prodotto cultura a partire dagli anni ’70.

Ogni manifesto è, infatti, corredato da una scheda descrittiva, da foto e altri materiali che contribuiscono a contestualizzarlo e a evidenziarne il significato culturale e impatto politico.   “L’intento è raccontare il passato ma parlare al futuro. Troppo spesso i risultati raggiunti attraverso le battaglie delle donne sono a rischio—osserva Loretta Bondì presidente di Archivia—Vanno, quindi, difesi ogni giorno perché questa preziosa eredità venga preservata e ampliata con nuovi contributi soprattutto delle nuove generazioni.” 

Archivia – Biblioteche, Archivi Centri di Documentazione delle Donne è nata nel 2003 su iniziativa di 11 gruppi, collettivi ed associazioni storiche che hanno reso fruibili i propri materiali. Oggi Archivia possiede oltre ai propri archivi, la biblioteca ed un’emeroteca ricchissime, manoscritti, tesi, materiali preziosi di documentazione, fotografie, manifesti, materiali audiovisivi. Molti Fondi costituitivi e successivi hanno ottenuto il riconoscimento di “patrimonio storico” dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio.

Ha sede a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne.

L’accesso alla mostra è libero nei seguenti orari:

dal 15 novembre al 7 dicembre, 2023 dalle ore 10.00 alle ore 19.30 – dal lunedì al venerdì