Di Roberto Benatti

E’ in corso una mostra dedicata alla galassia creativa di Jacovitti dal 25 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024

A ottobre 2023, il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma , a cento anni dalla nascita, celebrano con due mostre, nelle due città cui era più legato, il mondo fantastico, l’inventiva giocosa, scomoda e irreverente, lo sguardo precursore di Jacovitti.

Benito Franco Giuseppe Jacovitti (Termoli, 1923 – Roma ,1997) esordisce giovanissimo come autore di fumetti per poi diventare un importante nome di riferimento per il fumetto del Novecento. Dal suo pennino e le sue tavole escono personaggi divenuti celebri nell’immaginario popolare, come Cocco Bill, Zorry Kid, Jack Mandolino, Tom Ficcanaso. Jacovitti ha pubblicato strisce su Il Vittorioso, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, e ha disegnato le vignette del Diario Vitt, che hanno accompagnato per più trent’anni (1949 – 1980) generazioni di scolari italiani.

Le sue caratteristiche geniali includono uno stile unico, un disegno distintivo e inconfondibile. Le sue opere presentano personaggi dalle forme stravaganti, espressioni facciali esagerate e un uso creativo dei dettagli per creare comicità. E’ noto per il suo umorismo strampalato e surreale. Le sue storie spesso prendono una svolta inaspettata, e i personaggi si trovano in situazioni assurde e comiche.

Jacovitti ha inventato molte parole e neologismi per i suoi personaggi, contribuendo così a creare un linguaggio unico all’interno dei suoi fumetti. Questo ha aggiunto un elemento di originalità e umorismo alle sue opere. Noto anche per la sua creatività visiva, utilizzando spesso sfondi intricati e dettagliati per creare un mondo ricco e fantasioso nei suoi fumetti.

Il suo lavoro ha avuto un’influenza significativa su altri fumettisti e artisti, e il suo stile è stato una fonte di ispirazione per molte generazioni di creatori di fumetti. Jacovitti ha spesso affrontato temi sociali e politici nelle sue opere, utilizzando il suo umorismo per commentare sulla società contemporanea in modo satirico.

    Le due esposizioni – realizzate insieme a Silvia Jacovitti, figlia del fumettista – sono presentate nelle due sedi sotto un unico titolo Jacovittissimevolmente, chefa capitombolare lo spettatore nel mondo animato e dinamico inventato dall’artista: due progetti paralleli e complementari, che contribuiscono ad approfondire la galassia creativa Jacovittiana.

    Al MAXXI una mostra dal taglio antologico, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci, presenta i cento personaggi creati durante le fasi della lunga e vivace carriera del fumettista.

    Al MACTE la mostra a cura di Luca Raffaelli approfondisce le invenzioni tecniche e linguistiche che hanno reso “La lisca di pesce” uno stile riconoscibile, e Jacovitti un inventore di segni e personaggi indimenticabili.

    La mostra dedicata alla galassia creativa di Jacovitti è un evento interessante che celebra l’inventiva e l’umorismo del fumettista. Le due mostre presso il MACTE e il MAXXI offrono un’opportunità unica di esplorare il mondo fantastico di Jacovitti. Le esposizioni sono complementari, con quella al MAXXI che presenta una panoramica dei personaggi creati da Jacovitti e quella al MACTE che approfondisce le sue invenzioni tecniche e linguistiche. La mostra è un’occasione imperdibile per gli amanti del fumetto e dell’arte

    Le caratteristiche geniali di Jacovitti includono il suo stile unico, l’umorismo surreale, la creatività visiva, la versatilità e l’impatto duraturo che ha avuto sulla cultura dei fumetti in Italia e oltre. Una mostra che vale la pena di essere vissuta per portarsi a casa una bella fetta di umorismo.