Dal 10 al 15 ottobre 2023

di Roberto Benatti

L’opera teatrale “Il Mercante di Venezia” di William Shakespeare è una delle sue opere più iconiche, apprezzata per la sua complessa trama e i personaggi indimenticabili. Tuttavia, un nuovo spettacolo teatrale contemporaneo sta dando nuova vita a questa opera classica, presentandola con una prospettiva e una estetica fresca. Il pubblico è trasportato indietro nel tempo al primo novecento, grazie a costumi elaborati e dettagliati.

La scommessa di questo allestimento è quella di recuperare il carattere di commedia rispetto al colore drammatico delle messe in scena del passato dell’opera shakespeariana, rivolgendo l’attenzione ad una riflessione sulla giustizia, piena di affilata ironia sull’amore e sul denaro.

Gli anni tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, furono come il periodo elisabettiano anni euforici e contraddittori, pieni di cambiamenti di costume e di novità, così la Londra del Cinquecento, nascosta dietro l’apparenza della città lagunare di Shakespeare, diventa una Venezia della Bella époque.

Il Mercante di Venezia è un’opera complessa che affronta diversi argomenti fondamentali, tra cui la Giustizia e il Pregiudizio, il personaggio di Shylock, un ebreo usuraio, presta denaro al mercante Antonio e richiede un contratto che prevede in caso di mancato pagamento, come penale, la rimozione di una libbra di carne dal corpo di Antonio. La questione della giustizia, del diritto e del pregiudizio è al centro della trama, Shylock desidera più che la restituzione del denaro, prendersi una rivincita con la penale, a costo della vita di Antonio.

Magistrale il momento chiave del processo a Shylock che manifesta apertamente il suo desiderio di vendetta, così come il tema del ruolo del denaro nella società, Shylock rappresenta l’usura e l’avidità finanziaria. Antonio, d’altro canto, è un mercante, un imprenditore che investe denaro in attività commerciali, il debito e le regole morali che dovrebbero governare i rapporti sono al centro della trama.

Un altro grande tema è l’amore e l’amicizia tra Antonio e Bassanio, così come l’amore tra Bassanio e Porzia. Queste relazioni sono messe alla prova a causa del debito di Antonio e delle scelte che i personaggi devono compiere.

I colpi di scena dei travestimenti per conquistare una nuova identità nello sviluppo della trama, generano meraviglia e comicità. Per non dimenticare anche il grande tema dell’antisemitismo, in quanto Shylock è soggetto a discriminazione e odio a causa della sua religione. Il modo in cui viene trattato a causa della sua identità ebraica solleva importanti questioni sociali e morali.

La questione della vendetta e della clemenza vengono affrontate durante il lungo monologo di Porzia nei panni del giovane giudice che per ben tre volte sollecita Shylock ad essere clemente, a mettere in atto la “qualità più nobile” senza però ottenere alcun risultato.  

La clemenza è posta in contrasto con la rigidità della legge e della giustizia.

“La clemenza ha natura non forzata, cade dal cielo come la pioggia gentile sulla terra sottostante; è due volte benedetta, benedice chi la offre e chi la riceve; è più potente nei più potenti, e si addice al monarca in trono più della sua corona”. La legge senza la clemenza è solo vendetta.

Note sul Cast:

PRODUZIONE POLITEAMA

Con Solanio Donato Altomare – Jessica Mimosa Campironi Lorenzo, Aragona Diego Facciotti – Antonio Augusto Fornari Marocco Paolo Giangrasso – Salerio Ivan Olivieri

Tubal, Lancillotto Gobbo, Doge Roberto Mantovani

Graziano Matteo Milani – Nerissa Loredana Piedimonte – Porzia Sara Putignano

Shylock Carlo Ragone – Bassanio Mauro Santopietro

Stefano Antonio Sapio – Lancillotto Federico Tolardo

Trio William Kemp

Adriano Dragotta Violino Eleonora Graziosi Clarinetto

Franco Tinto Chitarra

Regia Loredana Scaramella Traduzione e adattamento Loredana Scaramella Maestro movimenti di scena Alberto Bellandi

Musiche a cura di Adriano Dragotta

Costumi Susanna Proietti            Disegno luci Umile Vainieri

Disegno audio Daniele Patriarca

Aiuto regia Francesca Visicaro Consulenza tango Roberto Ricciuti

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